QUALITALY_125

il punto IL PUNTO N onostante il 97,5% dei ristoratori abbia registrato nel 2020 un calo di fatturato, i dati 2021 elaborati dall’Ufficio Studi PwC Italia, segnano un +82,7% nel 2° trimestre 2021 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Ed entro il 2024 si prevede un ritorno ai ritmi di sviluppo pre-Covid. Fra i segmenti più dinamici si evidenziano proprio la Ristorazione professionale (+6,9% medio annuo nel periodo 2021- ’24 a valore). Le ultime previsioni del Governo ci danno segnali positivi sulla crescita del Pil nazionale, stimata intorno al 6% su base annua. Ad incidere positivamente saranno anche i 6,8 miliardi di risorse stanziate dal PNRRed i fondi complementari a sostegno diretto dell’agroalimentare italiano, che oggi rappresenta oltre 500 mila addetti. Un segnale importante che conferma come il Food e l’hospitality restino comparti chiave del tessuto produttivo italiano sui quali investire per il benessere del Paese. Tutto questo si traduce, per noi distributori e, soprattutto, per la nostra Cooperativa in una mole di lavoro che non deve essere assolutamente sottovalutata. Intendiamoci, CIC da sempre è una società snella, all’avanguardia, con una reputation che non è statamai messa indiscussione, anzi, che soprattutto durante questo difficile periodo generato dalla pandemia, ha saputo crescere costruendo rapporti ancora più esclusivi. Tuttavia, come già accennato qualche mese fa nelle pagine di Qualitaly, la nostramission è diventare ancora più competitivi rispetto al passato, essere più performanti e garantire un servizio migliore ed efficiente. Ricordiamoci che se da un lato dobbiamo essere in grado di cavalcare la ripresa, dall’altro dobbiamo fare i conti con diversi problemi che ci sono all’orizzonte. Tra questi l’aumento del costo delle materie prime, i problemi dei trasporti generati dall’obbligo del green pass, l’aumento dei costi dell’energia, sugar e plastic tax che, seppur rimandate al 2023, incombono sempre sulla nostra filiera. A questo punto, dobbiamo capire se e come il Sistema Paese abbia la volontà di difendere un comparto di fondamentale importanza per il nostro agroalimentare e per la nostra economia; l’alternativa è il default del comparto e il fallimento di migliaia di aziende. La misura è colma e ora servono azioni immediate. E noi di CIC siamo pronti a combattere per il benessere di tutta la filiera. È TEMPO DI BILANCI E DI PROGETTI Antonio Bocchi, Consigliere Cooperativa Italiana Catering OTT. NOV. 2021 3

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