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OTT. NOV. 2021 24 Con le mani in pasta… nel panettone Quando la scuola diventa un vero e proprio ‘banco’ di prova. Due studenti del quinto anno dell’Istituto Alberghiero di Levico Terme sono pronti a proporre il ‘loro’ dolce natalizio DI MANUELA FALCHERO D ai banchi dei laboratori alle tavole imbandite, passando – magari già il prossimo anno - per le vetrine di una pasticceria. È questo il percorso tracciato dal project work su cui puntano due intraprendenti alunni della quinta classe dell’Istituto Alberghiero di Levico Terme - Matteo Logli e Mattia Carollo -, per ben figurare al loro prossimo esame di maturità. IN CUCINA Un percorso singolare, capace di fare notizia, perché in grado, nel suo piccolo, di sconfessare la regola non scritta che vede le iniziative scolastiche fatalmente confinate nel solo perimetro didattico. In questo caso, invece, il progetto si candida ad aprirsi al mercato, traghettando quindi i due giovanissimi studenti nel mondo reale della professione. “Abbiamo deciso di mettere letteral- mente le mani in pasta con il più tradi- zionale dei dolci natalizi, il panettone - spiega Logli -. E questo, spinti sia dalla nostra personale passione per i lievitati sia dalla curiosità che ci ha sempre portato ad approfondire auto- nomamente questa sezione della pa- sticceria, anche al di là del percorso scolastico”. Uno slancio forte e deciso, insomma, che oggi sembra pronto a fare un salto di qualità, prendendo la forma di quel- lo che potrebbe diventare un ‘goloso’ business. “In un primo tempo - racconta Lo- gli - immaginavamo di realizzare una semplice tesina didattica. Poi però, su suggerimento dei nostri insegnan- ti, abbiamo deciso di proporre la realizzazione di un panettone vero e proprio”. E le premesse sono più che incoraggianti: “A rendere più dolci le festività dei prossimi anni ci potrebbe quindi essere la versione tradizionale del panettone firmata Logli&Carollo, confezionata però con prodotti rigorosamente legati al territorio trentino, come il burro di malga o le uova provenienti da- gli allevamenti locali. E non solo. “Sempre nel solco della filiera cor- ta - dice Logli -, abbiamo pensato di sperimentare anche altri gusti, utilizzando, per esempio, i limoni del Lago di Garda”. Ma la creatività dei due giovani studenti si spinge anche oltre. “Stiamo valutando perfino una variante al cioccola- to e peperoncino”. Alla lista degli ingredienti manca insomma solo una giusta e meritata dose di for- tuna. Il dato più importante è che la scuola si dimostra un luogo dove fare anche training in attesa che, a studi terminati, i ragazzi possano trasformare l’esperienza in idee imprenditoriali. Matteo Logli Mattia Carollo
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