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AGO. SET. 2021 19 per esempio, sta collaborando all’orga- nizzazione del Ferrara Food Festival e io sto lavorandoperchédiventi la sededelle associazioni di categoria connesse con la ristorazione e l’ospitalità operanti sul nostro territorio. Questo ci permetterà di avere un vero confronto con il mondo del lavoro. Tra l’altro, ritengo che la nostra ristorazione abbia tutte le competenze perpermettereai giovani chesi affacciano alla professione di impratichirsi con que- sto lavoro; purtroppo è carente in termini di organizzazione e le difficoltà di questo periodo hanno complicato ancora di più la situazione. Costituire dei consorzi che coinvolgano attivamente anche gli Istituti alberghieri potrebbecontribuireacolma- re le lacune organizzative”. Urbinati crede che questo approccio sia essenziale per riuscire a superare la diffidenza che molti genitori nutrono nei confronti delle scuole professiona- li, prediligendo i licei. “Avendo iniziato in questa scuola nell’anno scolastico 2019-2020 – sottolinea – posso dirmi soddisfatto di aver mantenuto il nume- ro di iscritti. Credo che per superare il paradigma che per un ragazzo o una ragazza che vanno bene a scuola il liceo sia la scelta ottimale, le scuole come la nostra debbano mostrarsi talmente connesse con il territorio e con il mondo del lavoro da far capire che lo studente uscirà preparato ad affrontare la vita, sia che lo si porti a iniziare a lavorare, sia che lo si conduca verso la formazione universitaria”. LA FORMAZIONE È PROGETTAZIONE “Fare il cuoco sarà sempre più difficile e la formazione è l’unica strada possibile per svolgere al meglio la professione”, afferma Roberto Carcangiu, presiden- te di APCI (Associazione Professionale Cuochi Italiani) da sempre appassionato sostenitore della necessità di formarsi per i professionisti della ristorazione, e non a caso direttore didattico di Con- gusto Gourmet Institute, scuola di alta formazioneespecializzazioneprofessio- Quest’anno invece i tirocini si svolge- ranno in maniera regolare e questo è molto importante per la formazione dei nostri studenti. Per fortuna però anche i ragazzi più penalizzati sono riusciti a prepararsi bene per la maturità e date le numerose richieste di personale che ci sono pervenute, molti hanno avuto l’opportunitàdi iniziare subitoa lavorare”. Nonostante le difficoltà che il comparto sta attraversando a causa della pande- mia, i giovani nonsembranoaver perso in- teresseversoquestopercorsoscolastico. “Non ho visto una reale disaffezione alla nostra scuola - afferma Rossana di Gen- naro – solo un calo molto lieve delle iscri- zioni nell’ultimo anno. Tendenzialmente, noi formiamo 10-11 prime: quest’anno ne abbiamo formate 10. È pur vero che in questi ultimi anni le famiglie hanno mo- strato una preferenza per i licei, rispetto alle scuole professionali, ma è successo che in qualche caso il liceo non fosse il percorso adatto e i genitori ci stanno ora chiedendo di accogliere i loro figli. Credo che la scuola alberghiera goda di buona salute e che abbia delle buone prospet- tive. Ci auguriamo che con il nuovo anno scolastico le attività possano riprendere appieno, in particolare laboratori e tiroci- ni, e per fortuna tutto sembra dimostrare che si vada proprio in questa direzione”. A FERRARA LA SCUOLA INCONTRA IL LAVORO “Sono dirigente scolastico di questa scuola dal settembre 2019 – racconta Massimiliano Urbinati, che dirige il Polo Agroalimentare Estense, l’IstitutoVerga- ni-Navarra che aFerrara include un istitu- to alberghiero e uno agrario - e ho dovuto dopo pochi mesi gestire la continuità delle lezioni durante lapandemia. Nell’ar- co di una settimana ci siamo organizzati con una piattaforma per poter svolgere le lezioni in videoconferenza e non ci siamo limitati a portare online la lezione che avremmo fatto in aula: abbiamomo- dificato lametodologia di insegnamento per adottare tecniche attive e creare nei ragazzi maggiore coinvolgimento. Nel Rossana di Gennaro Massimiliano Urbinati frattempo, abbiamo aperto ai social e siamo approdati su Instagram. Erano progetti che già avevo in mente e che la pandemia ha accelerato. Sono molto orgoglioso di quello che abbiamo fatto”. Per Urbinati la scuola serve a formare persone davvero capaci di inserirsi nella società, non deve rimanere isolata, ma essere parte attiva e propositiva. “Credo che il concetto di scuola, così come lo in- tendiamo – afferma – sia superatoperché la relega a una sola fase della vita. Credo che si debba arrivare davvero a un long life learning, incui lascuola rappresenti un interlocutore di istituzioni, associazioni, mondo del lavoro nel proprio territorio e nel proprio ambito di interesse. Gli Istituti alberghieri, per esempio, dovrebberoes- sere coinvolti in tutte le iniziative legate al cibo delle proprie città. Il nostro Istituto,

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