Qualitaly_124
AGO. SET. 2021 11 prenditore kazako Igor Bidilo, proprieta- rio, attraverso la società Sielna, anche della catena ’Scudieri’ e di bar e ristoranti in Piazza del Campo a Siena, e coinvolto in un’inchiesta per riciclaggio. SUL FILO DEL RASOIO Qualcosa indubbiamente sta succeden- do. “Firenze ha patito tantissimo – am- metteRobertodi Pierno, generalmanager del gruppoValenzachegestiscegli storici caffè Paszkowski e Gilli e il Move on al Duomo -. Da metà luglio abbiamo avuto grandi afflussi,ma sottostaffati e senza la possibilità di programmare. Già dal 2019 peròavevamolavoratoperingegnerizzare la metodologia di lavoro evitando la ba- nalità dei piatti turistici con una ricerca duto a chi i soldi li aveva. “E non è finita – dice il Presidente Fipe Toscana - pro- babilmentealmenoun terzodelle imprese è destinato a fallire o chiudere quando finiranno aiuti e cassa integrazione”. Le cosiddette “aziende zombie” che stanno con il fiato sospeso, non riapronoma non hanno neppure i soldi per chiudere. Pochissimi gli italiani: sul mercato si sono affacciati fondi stranieri, anche di dubbia provenienza, con operazioni puramente speculativenondiretteallacittà. “LoStato dovrebbe intervenire per salvare almeno i locali storici, punti di forza del turismo e in questo momento particolarmente vulnerabili”, insiste Cursano. Emblematico a Firenze il caso dello sto- rico caffè Giubbe Rosse rilevato dall’im- Per capirne di più siamo andati a vedere cosa sta succedendo, tra chiusure e ac- quisizioni (unavariabile, lodiciamosubito, elusiva ebendifficiledamonitorare), nelle tre città simbolo del turismo italiano, da Goethe inpoi metepredilette e immanca- bili di ogni viaggio in Italia che si rispetti: Venezia, Firenze e Roma. UN TESSUTO FRAGILE “La pandemia non ha fatto che accelerare processi già in atto – dice Aldo Cursa- no, presidente di Fipe Toscana. Il tessuto imprenditoriale del settore delle imprese dell’accoglienza,chedalpuntodivistadel- le relazioni edel rapportoumanopresenta un’offerta unica al mondo, sotto l’aspetto economico è fragilissimo, poco capitaliz- zato, fatto spesso di piccole realtà che lavorano per cassa. Un modello che gli stop and go della pandemia hanno fatto saltare”. I numeri di Fipe parlano chiaro: da marzo 2020 hanno chiuso 50mila imprese e 250 mila professionalità si sono allontanate, non vedendo un futuro nel settore. Secondo Cursano, sono stati smonta- ti quei valori che giravano intorno a un modello di accoglienza che ha fatto la storia e la cultura del nostro Paese, vuoi per scelte politiche, “siamo stati giudicati un settore superfluo”, vuoi per cambi di abitudini e stili di vita della clientela. SHOPPING SELVAGGIO Dunque, chi sta comprando i luoghi stori- ci? “I fondi finanziari, lecatene, che sanno che prima o poi si riaprirà – commen- ta Cursano - Sono passaggi difficili da tracciare perché chi acquista non vuole mettersi in mostra. Ma in molti hanno svenduto e buttato all’aria i sacrifici di una vita per mancanza di coperture eco- nomiche, non riuscendo ad esempio a pagare gli affitti. È in atto uno shopping di ogni tipo, chi sta affogandoaccettapur di uscire da situazioni difficili”. Tra questi, trattorie che hanno fatto la storia di Firenze, con locazioni e strutture organizzative pesanti, abituate a lavorare a ritmi sostenuti: indebitatesi, hanno ce- Aldo Cursano caffè Giubbe Rosse Roberto di Pierno
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy Mzg4NjYz