Qualitaly_120
14 DIC. GEN. 2021 La città: la vita è sostanzialmente quella di prima, con qualche ac- corgimento. Certo molti sono in smart working e c’è meno lavoro di prima, mancano i turisti e la gente è spaventata. Il futuro della ristorazione: la qua- lità del prodotto è importantissi- ma, anche in Italia ci sono posti dove si mangia malissimo, qualità e trasparenza saranno sempre più importanti. Guai acercaredi fregare il cliente straniero pensando che non capisca nulla, in realtà oggi è preparatissimo. Ci sarà una sele- zione: in Italia abbiamo tutto, ma- re, monti, arte, è ora di garantire anche un servizio all’altezza delle aspettative. MELBOURNE: RIPARTENZA DOPO SETTE MESI Se chiedi a Francesco Rota, mo- denese da 12 anni a Melbourne, perché ha scelto l’Australia, chiama in causa il caso: “sono partito a 22 anni in cerca di qualcosa di nuovo, poi è arrivata la crisi del 2007 e ho pensato di restare. Qui ci sono tante opportunità per i ragazzi gio- vani che hanno voglia di fare”. Nel 2015 con due colleghi ha aperto Trattoria Emilia. La pandemia: il primo lockdown, molto rigido, è iniziato il 22marzoed è durato duemesi: abbiamo aperto a giugno per 4/5 settimane poi c’è statounaumentodi casi [27.700con 900 morti in tutto il Paese da inizio pandemia, ndr] e abbiamo richiuso dal 1 giugno al 1 novembre. Gli aiuti ricevuti: sono arrivati ma non bastano a muovere l’econo- mia, hanno anticipato gli stipendi ai dipendenti e il 50% degli affitti. Abbiamo iniziato a cucinare piatti per negozi e supermercati, anche per uscire di casa e non impazzire, abbiamo fatto delivery come tutti. Il ristorante, ora: la regola è di 40 personeper seduta - qui si lavora su due turni, c’èchi ne fa tre -maabreve potremmo passare a 75, e c’è l’ob- bligodellemascherine. Inizia labella A marzo 2021 finiranno i contributi e decideremo il da farsi. La città: sono tutti contentissimi di uscire e hanno iniziato a spendere bene. Il giorno in cui è stato levato il lockdown a mezzanotte il telefo- no ha iniziato a squillare, erano i clienti che volevano prenotare. Mi sono venute le lacrime agli occhi: non si erano dimenticati di noi. C’è un senso molto forte di comunità. Il futuro della ristorazione: spero che con il vaccino le strade tornino come prima. Alcune cose dovranno cambiare però come lo spreco, ce n’è tantooccorreràcalcolaremeglio PRIMO PIANO stagione, il dehors per ora è gratis. Stiamoaprendopocoapoco, siamo in centro, con lo smart working a pranzo c’è poco lavoro e abbiamo 8 dipendenti dai 30 di prima, ci sono ancheproblemi a trovare i camerieri, chi era assunto è stato aiutato dal governo, gli altri sonodovuti partire. La sera siamo pieni, è un momento di transizione. Abbiamo cambiato il menu inserendo un prezzo fisso con tre portate, non possiamo più permetterci le coppie che vengono e ordinano un piatto da dividere. La gente ha capito. Abbiamo investito nel marketing, sui social e nel sito.
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