Qualitaly_119

48 OTT. NOV. 2020 mente perché la diminuita clientela non potrà diffondere a sufficienza l’informazione sui servizi offerti dal locale. Mi spiego meglio: se prima ideavo qualcosa di nuovo da offrire alla mia clientela, il buon afflusso di persone nel mio locale agiva auto- maticamente da elemento rapido di diffusione sociale della novità. Ma se oggi si riducono le presenze, si devono trovarealtrimetodi per avvi- sare laclientelaabitualeepotenziale dei servizi innovativi che si vogliono offrire. Rimane quindi solo la comu- nicazione digitale quale strumento utile per avere tempi rapidissimi di diffusione del messaggio, e i costi sono assolutamente sostenibili. Recentemente ho potuto assiste- re personalmente alla reazione di grande sorpresa da parte dei titolari di un’azienda, circa i risultati ottenuti da un’efficace e studiata campagna digitale da me ideata insieme a una primaria agenzia di comunicazione digitale. Premesso che il settore era differente e il pubblico era su scala planetaria, il concetto però rimane contatti)attraversol’usodicampagne stampa abituali. Inoltre, tali valori so- no stati ottenuti con un investimento che è pari, se non inferiore, a quello delle precedenti campagne sumezzi tradizionali. Un altro semplice esempio basato sulle mie ricerche: un piccolo ne- gozio alimentare specializzato, nel giro di 6 mesi, ha incrementato in manieramoltosignificativa il numero di followers sui propri canali social (quasiil125%)e,conseguentemente, il numero degli ingressi nel proprio negozio,anchedafuoriarea,sempli- cemente rinnovandoe incrementan- dolapropriacomunicazionedigitale. Quindi, è la qualità dell’informazio- ne, oltre che la costanza e la chia- rezza, a renderepartecipi i potenziali clienti indirizzandoli verso lapropria struttura. Se già prima, i segnali di questocambiamentoeranoeviden- ti, oggi la pandemia mondiale non consente più tentennamenti e rinvii. Il vecchio detto “chi prima arriva, meglio alloggia” non è mai stato tanto attuale. IN TAVOLA inalterato.Nei duemesi estivi di luglio e agosto, storicamente i più difficili dal punto di vista comunicativo per l’azienda, questa campagna digitale ha raggiunto quasi 26 milioni di per- sone in 42 paesi del mondo con un ritorno medio di 4,2 volte sugli stru- menti digitali dell’azienda. Tutto ciò certificato da analisi di monitoraggio ufficiali. Ovvero, una visibilità inim- maginabile per l’azienda, abituata a valutareirisultatiinmanieramoltopiù empirica(qualchedecinadimigliaiadi

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