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il punto IL PUNTO 3 OTT. NOV. 2020 C i eravamo lasciati lo scorso anno - stesso periodo - con un mio intervento che voleva essere uno stimolo, un invito per tutti i soci CIC a camminare uno di fianco all’altro cercando, quanto più possibile, di sfruttare l’opportunità della forza della nostraCooperativa nel saper riconoscere prima degli altri lo scenario del mercato nel quale operiamo. Ebbene, quale sia la situazione attuale è evidente a tutti. Continuare a rimarcare che stiamo vivendo uno scenario apocalittico, serve a poco, solo forse a gettare tutti ancor di più nello sconforto. Ma io sono abruzzese, teste dure, e noi qui tra terremoti e alluvioni, abbiamo sempre dimostrato di essere capaci di risalire la china. Andiamo sul pratico, quindi. Quale futuro per la nostra Cooperativa e per le nostre singole realtà imprenditoriali? Probabilmente saremo chiamati a fare nei prossimi mesi ulteriori sa- crifici. I DPCM che si stanno susseguendo di settimana in settimana, diventano man mano più aspri e, nel momento in cui mi accingo a scrivere questo mio editoriale, siamo in una situazione di lockdown parziali dopo le 23 per diverse regioni italiane. Questo comporta una grande perdita di fatturato per noi e per i nostri clienti. Ancora una volta il governo ci sta chiedendo un grande sacrificio. Allora, come dobbiamo affrontare i prossimi mesi? Sicuramente bi- sognerà fare attenzione agli assortimenti studiando ordini mirati con prodotti che abbiano una shelf life più lunga; limitare l’acquisto del fresco permettendo ai nostri clienti di approvvigionarsi più volte nella stessa settimana. Ma anche essere pronti a sostenerli nel caso di chiusure forzate o forte riduzione di presenze. Dobbiamo far capire ai nostri clienti che CIC è un punto fermo per loro; dobbiamo riuscire ancora di più a farci considerare degli alleati, dei consulenti per le loro attività, perché mai come ora dobbiamo lavorare tutti all’unisono. In questo momento siamo come in una catena di montaggio: se si rompe un ingranaggio, l’effetto si riversa a pioggia su tutta la filiera. I nostri politici ci rassicurano che il sacrificio sarà breve: sono tanti i vaccini che sono arrivati nella fase finale della sperimentazione e che potranno essere messi a disposizione delle categorie più fragili a partire da dicembre. Noi intanto lavoriamo per obiettivi di piccolo raggio. Al momento il nostro orizzonte è dicembre. Chi la dura la vince! NESSUNO SI SALVA DA SOLO Antonio Di Lorito, Consigliere d’Amministrazione Cooperativa Italiana Catering

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