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24 AGO. SET. 2020 come quelle che vengono servite nei loro locali. E durante il periodo estivo è salito sensibilmente il numero dei nuovi ristoranti che sono entrati nelle piat- taforme più note come Deliveroo e Glovo. I piatti più richiesti sono stati pizza, poke e hamburger. La pizza comun- que, è sempre in testa alla classifica e le città che hanno fatto maggior- mente ricorsoaDeliveroosonostate Milano, Roma, Cagliari e Firenze. “Una conferma - spiega Matteo Sarzana, General Manager Delive- roo Italia - di quanto il nostro sia un servizio essenziale, anzitutto per la ristorazionechestaattraversandoun momento molto delicato. La conse- gnaadomicilioattraversopiattaforme come Deliveroo si sta rivelando una vera e propria ancora di salvezza per centinaia di ristoranti che, in questo modo, hanno avuto la possibilità di continuare la loro attività, garanten- do un servizio ai cittadini e tutelan- do anche i posti di lavoro. Vogliamo continuareasostenere il settoredella ristorazioneeaccompagnareilritorno alla normalità di ristoratori e consu- matori anche in questa fase”. Il lockdown dunque, per alcuni ge- stori, soprattutto i pizzaioli, quelli più lungimiranti, ha offerto loro un’otti- passato,nonavevamomaipresidiato più di tanto. Ma l’emergenza Covid e, soprattutto, il futuro incerto, ci ha ‘costretti’ a valutare nuove strategie dimercatoea studiarenuovi impasti permantenere inalterati gli standard qualitativi del nostro prodotto”. Mangiare la pizza calda, subito ap- pena sfornata, in pizzeria, ha un sa- porediversodaquella che si mangia in casa, dopo che ha fatto qualche chilometro, prima di giungere sulla tavola del cliente che l’ha ordinata. Il suogustocambiatotalmente,perché cambia il sapore dellamozzarella, la masticabilità dell’impasto, a causa dell’umidità che la pizza assorbe nel cartone durante il tragitto. Ecco per- ché i pizzaioli italiani, da nord a sud, consci delle problematiche legate al trasporto del prodotto, per tutelarne lasuabontànondemordonoeconti- nuanoasperimentarenuoveformule di impasto e di conservazione. C’è anche chi si è spinto oltre, osan- do sulla cottura del cerchio più gu- stoso del mondo. Uno tra questi, il talentuoso maestro pizzaiolo, Gabriele Dani, titolare di Disapore di Cecina che, a luglio scorso, ha avviato l’attività di KitchenGo. Una sorta di delivery innovativo che copre l’area della costa livornese conuna flotta tecnologicadi scooter IN TAVOLA maopportunità, quelladi studiare, di sperimentarenuove formuleenuove strategie per la riapertura, conside- rando che i clienti ultimamente scel- gono i locali doveandareamangiare lapizza inbaseallequalitàdimaterie prime utilizzate e all’impasto. Simone Fiesoli continua spiegando: “Abbiamosfruttatoquestoprolunga- mento della chiusura per fare tutte le nostreprove tecniche finoaottenere una pizza eccellente, estendendo i nostritestanchealsenzaglutine.Ab- biamo studiatoun confezionamento idoneo al nostro prodotto, dove tutti gli ingredienti sono imballati singo- larmente con una piccola istruzione all’interno”. Il kit di Duje, proposto dalla prima decade di luglio, grazie a un’idea nata in collaborazione con Michele Leo, maestro della pizza napoletana, sta ottenendo un gran successo nella città fiorentina. Il kit viene consegnatodirettamente dal loro personale una volta a setti- mana, il venerdì sera, giorno stesso incui vienepreparato l’impastoche, a discrezione del cliente, una volta ricevuto, potrà conservarlo in frigo per 3/4 giorni oppure congelarlo. “Il lockdown ci ha fatto fare una scoperta - riprende il leccese Godi -perchéhadatoampiospazioaltake awayeall’asporto,mercatichenoi,in Andrea Godi Pizzeria 400° di Lecce
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