Qualitaly_117
48 GIU. LUG. 2020 S olo pochi mesi fa la nostra esistenza è stata stravolta da qualcosa di assoluta- mente fuori dall’ordinario. Un virus invisibile, impercettibile, si è insinuato nelle nostre vite, nel nostro mondo cambiandone le abitudini. Ci ha rubato la libertà, ha distrutto le nostrecertezze,haminatolanostrasa- lute mietendo vittime come una belva feroce e, per la prima volta all’uniso- no, ci siamo sentiti fragili, in pericolo. Ognuno di noi ha avuto paurama, allo stessotempo,questoessereinvisibile ecatastroficocihadatolapossibilitàdi riordinare le idee, di rifletteresullevere priorità della vita: la salute, la famiglia e gli affetti più sinceri. STARE BENE A TAVOLA Gli italiani tornano a mangiare al ristorante con qualche chilo di troppo causato da sedentarietà ed iperalimentazione durante la ‘reclusione’ dovuta alla pandemia. Cosa far trovare loro nel piatto per aiutarli a tornare in forma? DI BARBARA PANTERNA LA DIETA DEL POST LOCKDOWN Ci ha permesso di trascorrere molto tempo con i nostri figli, con i nostri compagni e ci ha fatto riscoprire il piacere delle piccole cose, di una quotidianità diversa in cui abbiamo trovato una sicurezza perduta. Ed è forse per questo che tutti noi siamo tornati alle origini, in un certo senso, avvicinandocidipiùalla“cucina”e,un po’come facevano le nostre nonne, ci siamo messi a creare piatti in modo compulsivo. Forse per il terrore di ri- maneresenzacibo,comeaccadevain tempi di guerra, e perché avendo così tantotempoanostradisposizione,ele- mento a cui pochissimi di noi erano abituati, in qualche modo dovevamo occuparlo affinché le giornate non si dilatasseroeccessivamenteinquelsi- lenzioinnaturaleinframezzatosolodal suono stridulo delle ambulanze che, per più di un mese, è stato la colonna sonora della nostra quotidianità. La cucina, quindi, ha rappresentato permoltissimi di noi unavalvoladi sal- vezza, un momento di condivisione, di svago in cui abbiamo riscoperto le ricette della tradizione. Ci siamo av- vicinati al mondo delle “farine” e ne siamo rimasti ammaliati. E quindi, via con le torte, le paste fatte in casa, gli gnocchi, le pizze e le focacce. I social erano invasi di post in cui si spianava con mattarelli di legno di- menticatiperanniinqualchecassetto, si giocavaconuovae farinaper inven-
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