Qualitaly_117

37 GIU. LUG. 2020 e creare quel momento di magia già all’ingresso. 2. INGRESSO e ACCOGLIENZA – È sicuramente uno dei momenti più critici dell’experience. Deve essere estremamente positivo, progettato nei gesti e negli atteggiamenti, alme- no quanto, se non più, degli arredi. Mai fare attendere se non lo stretto indispensabile. Ricordarsi sempre che si sta accogliendo un gradito ospite nella propria casa. Questo momento continua sino al momento che l’ospite siede al tavolo e inizia il servizio. L’immediata presenza del cameriere di riferimento che prima ancora di indicare/illustrare il menù (e qui il Covid impone molti nuovi comportamenti, stili, strumenti) of- fra qualche cosa “gratuitamente” e in maniera inaspettata (un calice di aperitivo, un semplice ma raffinato snack, ungioco/intrattenimentoseci sonodei bambini) rilassa il clientee lo mette a suo agio, facendolo sentire subito come un gradito ospite. 3. SISTEMAZIONE – Oggi la disposi- zionedei tavoli, dei percorsi principali e secondari, l’eventuale segnaletica, elementi separatori, diventanoestre- mamenteimportanti.Hopiùvoltesen- tito giustificare con il termine “cose d’altri tempi” l’abolizione dei separé tra un tavolo e l’altro, mentre era la volontà di sfruttare fino all’ultimo centimetro il proprio locale a dettare affollamenti spesso“critici”dal punto di vista di una positiva experience. Il forte rumore di fondo, che troppo spessocostringeaparlareavocealta per farsi sentire dai propri commen- sali, aumenta il disturbo e provoca quella sensazione di fastidio che si- curamente andrà a penalizzare il ri- cordodel locale.Occorre tener conto che oggi quelle forzose convivenze o improvvisate frequentazioni con i proprivicinisonovistemaggiormente in veste negativa e meno gradite di prima.Ricordarsisemprechelepaure radicate richiedono molto tempo per stemperarsi. Quindi, ripensate il vo- stro locale con adeguate ‘rarefazioni’ impostedallenormativeeattrezzatevi piuttosto con tempi maggiormente prolungati dei tempi di apertura. Ri- cordatevi che molta gente ha viag- giato sino al recente passato in tanti paesi stranieri dove è uso da tempo immemore l’abitudine di sedersi al desco in differenti orari della giorna- ta, e che quindi vive gli orari rigidi di apertura in maniera ostile. 4. MENÙ – Altro momento fonda- mentale di un’experience corretta è quello della scelta. Raccontare un menù come se fosse una novella e non una tabellina matematica, è sì un’arte, ma serve ulteriormente a far sentire il consumatore coccola- to e “unico”. Guidare con sapienza la scelta è un altro momento fon- damentale, che deve avvenire su- bito e non dopo lunghe attese al tavolo. Se avete offerto qualche cosa, date il tempo di assaporare l’inedita sorpresa e, mentre il clien- te sta degustandola inebriato dal sapore del cibo, “accompagnate- lo per mano nella scelta” del me- nù più confacente. Ciò, tra l’altro, vi riduce la lista e la fa sembrare un’experience esclusiva. Mi spiego meglio: se io leggo un menù troppo

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