Qualitaly_116
46 APR. MAG. 2020 iprotocollideldistanziamentosociale. Così, il gelato avrà sempre più spazi da occupare. Equando la vita delle città tornerà alla suanormalitànelDC(DopoCoronavi- rus), sarà ancora più frenetica, i pasti ridottiaspuntinicheavrannoincomu- ne la celerità della somministrazione. La ristorazione post Coronavirus deve guardare quindi alle gelaterie non come concorrenza, ma come integrazione e condivisione di idee. Bisognerà pensare a una eventuale collaborazione o, addirittura, a una sovrapposizione dei due comparti. Mentreèappuratocheilgelatoartigia- nale ha surclassatoquello industriale, sievincechedalmondodellagelateria i ristoranti dovrebbero guardare bene ai numeri. Roberto Leardini di Leagel spiega che oggigiorno nel mondo ci sono “gelaterie che fatturanobadilate di euro”. E le 40mila gelaterie italiane possono dare un segnale forte anche sull’uso degli ingredienti: “che eviterei di chia- mare semi lavorati. Noi produciamo i prodotti in base alla richiesta dei clienti”. Il mercato cambia, va velocissimo e si arma per i prossimi roventi e decisivi mesi: “Vent’anni fa bastava solo fare un buon prodotto e si era capaci di avere successo, ora questa pratica non basta più”, sintetizza Massimilia- no Zucchi de La Romana, gelaterie in franchising.Quindibisognaottimizza- reilpropriolavoro.“Limitarsiafaresolo il gelatiere e non anche l’imprenditore è impossibile - puntualizza Vincenzo Pennestrí, Presidente di Fipe Reg- genze della clientela e organizzarci - sostiene Paolo Brunelli dell’omoni- ma gelateria di Senigallia - Attraver- so i ristoranti potremo fare conoscere prodotti che prima non godevano di popolarità”. Il dato più importante da cui partire è cheilgelatoartigianale‘vive’365gior- ni l’anno. Le stagioni non impongono più il trend ma diventano un lasso di tempo per cogliere la migliore frutta e verdura da immettere nel processo di trasformazione, produzione e ven- dita. Senza scordare il benessere, la salute.Dinorma,ungelatoartigianale hapiùcaloriediungelatoconfeziona- to ma risulta senza dubbio più sano, IN TAVOLA Nuove strategie – ripensare i propri business – predisporre corner – valorizzare vetrine ed espositori – personalizzare materiale per asporto (vaschette e coppette) – rivedere la brand identity I dati di un business – il comparto occupa in maniera diretta oltre 74mila persone – genera un fatturato complessivo di 4,2 miliardi di euro – il business affonda le proprie radici nell’Italia del sud: qui c’è il 43% delle 39mila gelaterie sparse per il Paese. – l’80% degli italiani se lo concedono nel pomeriggio – Un italiano su quattro sceglie il gelato come alternativa al pranzo (22,3%) o alla cena (24,9%) – il 90% preferisce quello artigianale all’industriale – il passaparola stravince (89,9%) su TripAdvisor o Google gio Calabria e titolare della Gelateria Sottozero – La gelateria del futuro la immagino come un pdv che può di- ventare altro,ma anche viceversa. Un ristorante può trasformarsi, in alcune ore della giornata, in gelateria”. GELATO DA ASPORTO Anche il delivery assume un ruo- lo centrale nel contesto attuale che stiamovivendo.Dobbiamocominciare a organizzarci perché l’asporto sarà centrale nei prossimi mesi. Una orga- nizzazione che ci permetterà anche nei mesi invernali (auguriamoci sen- za pandemia) di beneficiare di quanto avremo messo in piedi oggi. “Dovremo andare incontro alle esi-
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy MTg0NzE=