Qualitaly_116

22 APR. MAG. 2020 D elivery, team building, contatti con i clienti, e- commerce. Ma anche un menu che trasmet- ta sostenibilità, creatività, salute e che rassicuri. Abbiamo sentito dieci grandi chef che ci hanno raccontato le riflessioni nate in questo lungo periododi lockdown. Quasi tutti era- no a casa, qualcuno al ristorante a cucinare, bagnare le piante, con- trollare che tutto fosse a posto. In quella che nella normalità è la pri- ma casa, dove passano la maggior parte del tempo. Per tutti lo stop è un momento di riflessione sulle scelte passate e i progetti futuri. Il confronto con staff e colleghi, anche stranieri, è quotidiano. Perché tutti, indistintamente, pensano a ricomin- ciare e guardano il futuro dritto negli occhi: questo, oltre a un lavoro, è la passione della loro vita e non si può nemmeno pensare, nonostante le difficoltà, di mollare. Nella loro visione del “dopo”, molti esprimono la loro idea di ristorazio- ne, naturalmente.Macercanoanche di capire come questi mesi, del tutto fuori dall’ordinario, potranno influire sulla psicologia del cliente. E sull’e- conomia, altro grande convitato di pietra al ristorante del futuro. COVER STORY 10 CHEF PER 10 POSSIBILI SCENARI Tutti d’accordo che l’apertura sarà graduale, che andranno rispettate le normative sanitarie e che sarà la fase più critica. Ma cosa accadrà poi? Ipotesi, congetture, sensazioni sulla ristorazione post Covid-19 [le interviste sono state realizzate dall’8 al 15 aprile 2020] DI ANNA MUZIO

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