Qualitaly_115

39 FEB. MAR. 2020 Non solo, puntare in maniera con- vinta al mercato internazionale, consolidando ciò che è già attivo e spingendosi verso maggiori e inte- ressanti risultati. I mercati di mag- giore interesse restano quello ame- ricano, asiatico e tedesco. Abbiamo investito inmanierasignificativasulle bollicine, siamo riusciti adanticipare le tendenze di mercato capendo in anticipoche ilmondodel vinosi stava proiettando verso gli spumanti, gra- zie ai quali si raggiunge un pubblico più vasto. È stato semplice porre l’atten- zione su uno spumante di Falan- ghina? No, in quanto tutti associano la pa- rola bollicina al prosecco e offrire qualcosadi diversononèstato facile. Ma ci abbiamo creduto, forti della materia prima utilizzata: il meravi- glioso vitigno della Falanghina è ricco di struttura, freschezza, corpo e acidità, così il prodotto si presta benissimoadesserespumantizzato. ATTENZIONE MASSIMA AL CLIENTE NicolaPastore, direttorecommercia- le de La Fortezza, parla di qualità, immagineesupportoall’areavendita Horeca grazie a eventi, presentazio- ni, degustazioni specifiche. “Tutto ciò che possa servire per far conoscere la nostra realtà produt- tiva, ma anche il nostro territorio, il Sannio”. Precisache lasuaaziendae la tenuta omonimasonodueaziendedifferen- ti (“ovviamente c’è sinergia, perché ognuna dà supporto all’altra”) e illu- stra l’appoggio fornitoal clientenella presentazione e nell’abbinamento dei vini di casa con i piatti della cu- cina della propria tenuta. “Cibo e vino vanno di pari passo, la promozione di un territorio parte sia dal piatto che dal bicchiere”. OGGETTISTICA E MATERIALI ESALTANO L’IMMAGINE COORDINATA Antonella Porto, marketing mana- ger, entra nel dettaglio della sinergia interna. “Le due aziende sono nate l’unaper necessitàdell’altra. Lacan- tina è nata prima e, subito dopo, è arrivata la tenuta, una location per promuovere tutte le attività come gli openday”. Le attività in locomettono ancor più in risalto poi l’azzeccata scelta di abbinare vino a cibo. “A volte organizziamo serate a tema con un menù che associa diretta- mente ogni nostro vino a un piatto preciso. Abbiamo collaborato con Vissani, ospite spesso della tenuta. AMilano, abbiamo organizzato una cena con Cannavacciuolo. Infine, i nostri distributori horeca fanno il grosso del lavoro posizionandoci al giusto livello. L’importante è cre- are il giusto equilibrio tra cucina e cantina”. Dopo aver rosolato i medaglioni, e dopo averli cotti in forno, si prepara una riduzione all’Aglianico, facendo rosolare dolcemente lo scalogno per poi aggiungere il vino a fuoco vivo, con due cucchiaini di zucchero e miele di acacia. L’Aglianico de La Fortezza è protagonista di questo piatto perché il suo gusto asciutto, fruttato e armonioso regala ai medaglioni un sapore complesso ed elegante. I CONSIGLI PER ABBINARE VINO E CIBO - Il vino deve essere più acido e più dolce del cibo. - Avere la stessa intensità di sapore del cibo. - I vini rossi si abbinano meglio con carni dal sapore audace (carne rossa e similari). - I vini bianchi si abbinano meglio con carni di intensità leggera (pesce, pollo). - I vini amari sono meglio bilanciati con i grassi. - È meglio abbinare il vino alla salsa piuttosto che alla carne. - I vini bianchi, gli spumanti e i rosati creano abbinamenti contrastanti. - I vini rossi creano abbinamenti congruenti. I VINI I rossi hanno più amarezza. I bianchi, rosati e spumanti hanno più acidità. I dolci hanno più dolcezza. Medaglioni di filetto alla marchigiana con riduzione all’Aglianico La ricetta ‘wine pairing’ di chef Uzzo

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