Qualitaly_115
16 FEB. MAR. 2020 Le dritte in caso di crisi (e oltre) Sangue freddo: evitiamo i peggiori istinti, chi fa ospitalità è per definizione inclusivo e super partes. Questione di business. No a esclusioni e allarmismi immotivati. Informarsi e informare: questo sì. Seguire le fonti accreditate: Farnesina e Ministero della Salute. In caso di dubbi rivolgersi al numero verde. Il cliente va informato sull’origine degli alimenti in modo che capisca che il ristoratore è sul pezzo e sa ciò che fa. Norme igieniche, as usual: l’Oms come misure precauzionali generiche raccomanda azioni ordinarie come lavare regolarmente le mani, consumare carne e uova ben cotte, maneggiare con cura carne cruda, latte e organi interni di animali per evitare la contaminazione crociata degli alimenti. Non minimizzare: secondo gli economisti l’impatto a medio termine riguarderà la fiducia dei consumatori che andranno rassicurati e anche un po’ coccolati, magari con qualche promozione ad hoc. Anche perché, come avvenuto dopo la SARS, a una contrazione dei consumi è seguito un picco positivo Online, un canale da non trascurare: costretti in casa, i cinesi si sono riversati sul web. E l’e-commerce è schizzato in alto. Ma anche in tempi più “tranquilli” in Italia il food delivery è la prima voce dell’e-commerce alimentare. Non è il caso di fare finta che non esista. PRIMO PIANO più prodotti - sono sog- getti a un rigido sistema di tracciabilità. Questo spesso nonbasta. E lacronacaavolte non aiuta: appena prima che scoppiasse l’allarme per il nuovo Coronavirus, la guardia di Finanza di Padova ha sequestrato 10 tonnel- late di carni suine provenienti dalla Cina, introdottenell’Unioneeuropea in violazione delle norme doganali e sanitarie. Le carni erano state na- scoste in un doppio fondo, simile a quelli usati per trasportare droga, in un container di importazione di generi alimentari di origine vegetale. COMUNICARE AL CLIENTE A questo punto diventa importante, e non solo in casi di emergenza, comunicare al cliente la provenien- za delle materie prime utilizzate. E informarsi anche lato fornitore. Ri- cordando che il chilometro “vicino”, i prodotti del territorio con una storia da raccontare, anche il biologico, rassicurano, fanno sentire a casa, danno un senso di controllo quasi come se si conoscessero personal- mente. È un asset ormai necessario quello di saper comunicare qualità alla clientela, anche tramite il per- sonale di sala opportunamente formato. UN CANALE DA CONSIDERARE Un altro desiderata del cliente odierno da non tra- scurare è il food delivery, le consegne casalinghe. I milioni di persone bloccate in casa in Cina hanno fatto ciò che faremmo tutti noi: si sono rivolte al web. Per lavorare da casa tramite le piatta- forme aziendali. Per intrattenimen- to, tanto che i film che dovevano debuttare al cinema lo hanno fatto online. E naturalmente per ordinare pasti e beni vari. E certamente noi non siamo diversi. E se temiamo il gomito a gomito del ristorante sotto casa accediamo all’app e ci facciamo mandare la cena a casa. Attivare anche il canale online delle consegne se non lo si ha già è un investimento a lungo termine: nel
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