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QI NEWS 6 DIC. GEN. 2020 I cambiamenti climatici si possono contrastare anche in cucina. Come? Ad esempio scegliendo prodotti a bas- so impatto ambientale. Sulla base di questo principio, per i suoi 10 anni di attività l’Alle- anza Slow Food dei Cuochi si impegna nella scelta di piatti e menu che utilizzino materie Alleanza Slow Food dei Cuochi, il manifesto del “Menu climate friendly” Il consumatore 4.0? È informato e cerca cibi che sazino la mente Position Paper “I consumi ali- mentari: conoscere per agire”. I consumi delle famiglie rap- presentano la quota più im- portantedel Prodotto interno lordo italiano e, in quest’am- bito, quelli alimentari pesano l’11% (secondo dati Istat del 2018). Ma conoscere il con- sumo, si legge nello studio, si- gnificacapire lepersone, i loro valori e la sfera dei loro desi- deri. E il consumatore di oggi, ovvero il consumatore 4.0, “è un misto di antico e contem- poraneo, è un consumatore post-moderno che sta ribal- tando il proprio rapporto con il consumo: dopo una lunga L’Alleanza Slow Food – che ri- unisce 1.100 cuochi di locali in 25 Paesi del mondo, di cui circa 500 in Italia –hamesso a punto il manifesto del“Menu climate friendly” per sensibi- lizzare i clienti sull’impatto della ristorazione sul clima, attraverso le sceltedi approv- vigionamento, “a cominciare dalle filiere più impattanti, della carne e dei latticini”, il sostegno ai produttori locali di piccola scala. Slow Food ha citato una ricer- ca condotta da Indaco2, so- cietà di consulenza in soste- nibilità ambientale, secondo la quale un ristorante servito da “fornitori sostenibili” ha un impatto ambientale inferiore del 50%. fase post bellica, nel- la quale il consumo ha sostanzialmente dominato sulla per- sona, è maturato un cambiamento di stato che mostra un altro soggetto, che ribalta i termini del proprio esistenziale socio-economico da consumatore- persona a persona-consuma- tore, attraverso alcuni atteg- giamenti nuovi”. Il consumatore diviene, in- somma, un “produttore di si- gnificati”. Perché, nota ancora l’Osservatorio, “il possesso, la proprietà e l’utilizzo di sim- boli è un tratto essenziale del consumo: ieri l’automobile eraprobabilmente il simbolo- guida, poi è divenuta la griffe della moda, oggi il focus è sui comportamenti alimentari“. S empre più informato e consapevole, cerca l’in- novazione e il piacere così come la salute, acquista pro- dotti certificati ma non si fida più solodi unbollino. È il con- sumatore 4.0, che non ha più fame, ma appetito, e questo è saziato nella sua mente più che nella sua pancia. A delineare il ritratto è l’Osser- vatorio Cibi, Produzioni, Ter- ritorio (Cpt) di Eurispes, Uci e Univesitas Mercatorum, che ha raccolto dati, approfondi- to fenomeni legati al merca- to del mondo alimentare, e osservato come cambiano le abitudini dei consumatori nel primedeiproduttoridipiccola scala e di territori vicini. Niente cibi arrivati da troppo lontano, quindi, o da produzioni che pesano sull’ecosistema.

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