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IN DISPENSA DIC. GEN. 2020 46 Stati, nel caso specifico dell’Italia i formaggi Dop fatti con latte vaccino. “Esiste una lettera scritta da parte dei produttori di formaggi ameri- cani – racconta il presidente – nella quale si chiede di applicare i dazi sui prodotti caseari italiani Dop per- ché l’Europa ha impedito la vendita dei formaggi stelle e strisce, proprio per difendere, attraverso la Denomi- nazione d’Origine Protetta, le con- traffazioni”. Insomma, una questione che fa discutere e che ha aperto un dibattitodelicatonon solo sull’export del Parmigiano Reggiano ma pure sul canale Ho.Re.Ca. d’oltreoceano, che si vedrà costretto a “modificare” alcuni ingredienti indispensabili per preservare l’italianità della cucina. A tutto ciò si unisce un altro rischio, ossia la possibilità di un ulteriore incremento del ‘falso’ prodotto. AL FIANCO DEI CONSORZI “Ci siamo già mossi per attuare una politica di sensibilizzazione in Italia e negli Stati Uniti per far capire che, alla fine, chi ci rimetterà in termini qualitativi sarà il consumatore finale americano, oltre a limitare la libertà d’acquisto”. Precisa il presidente. L’Europa deve affrontare la questione nella sua globalità e non lasciando ogni Stato (Italia, Francia, Spagna o Germania) solo nella risoluzione del problema. È fondamentale che prenda una posizione precisa verso gli Usa, oltre a creare una riserva di emergenza per arginare le perdite di fatturato delle aziende. “La Comunità Europea devemettersi al fianco dei Consorzi di tutela delle Dop nelle varie diatribe e cause in gi- ro per il mondo, soprattutto quando si parla di depositare un nome o un marchio che identifica un’eccellenza made in Italy – conclude Nicola Ber- tinelli - Un’indicazione geografica ha un valore, un termine generico che identifica una categoria di prodotto è un’altra cosa… sono percorsi lun- ghi e costosi difficilmente gestibili da un Consorzio di medie o piccole dimensioni”. Eccoperché serve, oltre al supporto europeo, una comunica- zione ancora più forte e mirata nei Paesi nei quali i prodotti italiani sono soggetti a dazi, proprio per spiegare e compensare le eventuali perdite di fatturato. È fondamentale che si prenda una posizione precisa verso gli Usa, per arginare le perdite di fatturato delle aziende

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