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DIC. GEN. 2020 15 stire il cliente nel pre e post vendita anche con l’uso della tecnologia e su tutti i canali, compresi i social e whatsapp, ad esempio, e in questo le nuove generazioni hanno molta più facilità”. Per gestire il passaggio il consiglio dunque è di “non di- scuterne davanti al tavolo di cucina, ma pensare a un piano strategico e a un attore terzo che lo verifichi e che riesca a coniugare tradizione e innovazione”. IL CORAGGIO DI LASCIARE Freddezza e razionalità sono le do- ti necessarie a chi lascia le redini dell’azienda anche secondo Luca Pellegrini, Preside della Facoltà di Comunicazione, relazioni pubbliche e pubblicità e docente di marketing dello IULM. “Nelle piccole aziende raramente si ricorre a consulenti esterni, il fon- datore è spesso un Baby Boomer (nato tra il 1945 e il 1964) che ha estrema difficoltà a lasciare la sua “creatura”, ovvero l’azienda, verso la quale ha un atteggiamento posses- sivo che rende molto difficile il tra- passo”. È una caratteristica comune a tutti i settori, ma man mano che l’azienda cresce aumenta la posta in gioco e i problemi aumentano esponenzialmente quando gli eredi sono più di uno: a questo punto si crea il caos, spesso. “In questi casi, e a maggior ragione, il cedente deve avere la freddezza di fare scelte anchedure. Senza dareper scontato che il management vada a qualcuno della famiglia se mancano le competenze, tecniche ma anche di leadership”. Fondamentale è riuscire a staccarsi dall’azienda. E capire che il pas- saggio porta con sé un’importante opportunità di innovare, in certi casi anche tramite una revisione e riposizionamento completo dell’a- zienda. Che fare dunque? “Rendersi conto in tempo che il passaggio è un pro- blema da risolvere, accettare che le risorse fisiche stanno diminuendo e magari anche che la propria visione del mondo non è più aggiornata ai mutamenti dell’oggi, e dare spazio a una diversa interpretazione dell’a- zienda rispetto a un mondo che è cambiato. Tutto ciò richiede coraggio e razionalità”. Ma a volte anche i sentimenti, se sono saldi e profondi, aiutano a ri- solvere varie situazioni, ammette Pellegrini. Nelle piccole aziende il fondatore è spesso un Baby Boomer che ha estrema difficoltà a lasciare la sua “creatura” Luca Pellegrini, Preside della Facoltà di Comunicazione, relazioni pubbliche e pubblicità e docente di marketing dello IULM

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