Qualitaly_112
AGO. SET. 2019 16 PRIMO PIANO la pasticceria tradizionale e vengono a mancare proprio quelle materie prime “forti” come uova e latticini. Non si tratta di sostituirle però, ma di studiare tecniche diverse. E alla fine, valorizzare gli ingredienti se- guendone la stagionalità”. Purtroppo la ristorazione media soffre molto più dell’alta. “C’è ancora chi propo- ne un dolce confezionato e chi lo fa ‘in casa’ raramente è innovativo. L’ideale invece sarebbe pensare a un prodotto che possa soddisfare tutte le esigenze, anche degli intolleranti, e buono: alla fine il vero pubblico da conquistare è quello generale”. Va detto che le materie prime, fre- sche, sono in media più costose ri- spetto alla pasticceria classica: “ma ci sono alcune preparazioni che utilizzano ciò che viene solitamente buttato, come l’acqua della cottura dei ceci montata con lo zucchero per creare una spuma”. UN (DOLCE) PER TUTTI “Oggi il cliente ha voglia di assaggia- re qualcosa di nuovo, creativo, che a casa non sarebbe mai in grado di cucinare” – dice Tiziana Colombo alias Nonna Paperina, fondatrice e presidente dell’associazione Il Mon- do delle Intolleranze che propone corsi di cucina ad appassionati e professionisti. Ma come coniugare le varie anime? – “L’ideale sarebbe avere unmenùunico e chiaro. Nessu- na discriminazione, perché talvolta è questa la sensazione, nessuna diffe- L’importante è che chi ha un’intolleranza, leggendo il menu, sappia che non rischia disturbi Tiziana Colombo, alias Nonna Paperina, fondatrice e presidente dell’associazione Il Mondo delle Intolleranze Barbara Silanus 1 – Torta soffice al cocco con crema al pistacchio e frutti rossi 2 – Frollino farcito con crema al cocco, crema al mango e frutta fresca 3 – Mignon senza cottura al cacao e frutta secca 4 – Tartelletta con crema al cocco e gelatina di mango 5 – Monoporzione con meringa italiana di aquafaba e lamponi Tutte le preparazioni sono vegane e senza glutine 1 2 3 4 5
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy MTg0NzE=