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GIU. LUG. 2019 48 IN CUCINA A tavola con Leonardo… tra panini e spaghetti È sufficiente pronunciare il solo nome di Leonardo da Vinci per aprire una quantità di studi, idee, progetti, invenzioni, opere d’arte e disegni d’ingegneristica. Il Genio del Rinascimento – nel 2019 a Milano ricorrono le celebrazioni dei 500 anni della suamorte – rappresenta l’artista voglioso e mai appagato di cono- scenza, di qualsiasi argomento… a quanto pare anche di cucina. Tra le varie carte giunte sino a oggi c’è quella in cui compare un considere- vole lascito alla sua cuoca di fiducia, una certa Battista de Villanis e, allo stesso modo, tra realtà e leggenda, è curioso scoprire che Leonardo, in età giovanile, aprì anche una taverna con SandroBotticelli (altro stupendo pittore) il quale, rimanendo sempre nel gossip culinario, decorò il menù con i disegni dei piatti, poiché pare Un Genio senza confini, dalle macchine volanti a un (presunto) ricettario custodito nella sua versione originale all’Hermitage. Da questi appunti ne esce un Leonardo amante dei sapori semplici, in grado di esaltare ogni ingrediente. E lo chef Daniel Canzian ne ha studiato i dettagli, realizzando così un menù esclusivo DI MADDALENA BALDINI che il giovane Genio avesse già “il vizio” di scrivere al contrario… con le conseguenti e inevitabili lamentele dei clienti. Da tutti questi elementi (che in un crescendo giungono all’affermato ruolo di Gran Maestro di Banchetti alla Corte del Moro a Milano) pare impossibile che la sua passione non sia sfociata, come successo per altro, in appunti e disegni. Ed è qui che entra in scena il presunto ricettario

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