Qualitaly_110
APR. MAG. 2019 46 IN TAVOLA ni seminari in diverse regioni d’Italia. Così ho compreso che nel food pairing non bisogna trascurare nulla, persi- no la guarnizione di un piatto può essere impor- tante ai fini del giusto pairing”. Il punto di partenza è l’analisi aroma- tica della materia prima da lavorare. Il barman deve dare un’alternativa e non snaturarsi. Una strada? “Cocktail con moderata consistenza alcolica. I tiki drink, ad esempio, che possono essere interessanti nell’abbinamento con alcuni piatti. È importante che gli ingredienti utilizzati nel cocktail siano capaci di prolungare e incre- mentare la potenza gustativa del cibo. Parliamo di armonizzazione, contrasto ed esaltazione. Oggi i clien- ti necessitano di comunicatori capaci di saper trasmettere le proprie espe- rienze attraverso la preparazione di un drink o di un piatto”. Danilo Bellucci e Michele Di Carlo, organizzatori dell’Order Of Merit, Luca Di Francia Carmine Ferraro Walter Bolzonella si sono interes- sati al food pai- ring in tempi non sospetti, quando lo chiamavano semplicemente... abbinamento. “Da sempre l’obiettivo è stato quello di servire con i drink qualcosa di originale, stuzzicante e adeguato per dare al cliente una soddisfazione e unmotivoper parlaremaggiormente del locale” – dicono – “È molto di più di un’attenzione al dettaglio. E non è una questione di gradazione, si possono fare drink a gradazione anche più bassa del vino. Stiamo parlando invece di cultura radicata oltre che di abitudine. Molti degli UNA RICETTA DI GIOVANNI GRASSO Su-Shiciliano fritto con tonno pinne gialle del Mediterraneo, composta di cipolla di tropea e arancia su spaghetti di verdure croccanti al sesamo e riduzione di salsa di soia. È importante divulgare tra i barman il modo appropriato di fare food pairing
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