Qualitaly_107
OTT. NOV. 2018 35 affettati senza fissare la tara o con la bilancia fuori bolla, calcolando una media di 100 clienti giornalieri, può guadagnare 7-8000 euro l’anno senza vendere nulla. Un pasticcere addirittura di più. Come tutelare in modo accurato il consumatore? Nel mio comune espletiamo controlli periodici a cadenza mensile in ogni attività commerciale. Il commer- ciante in questo modo è costretto a rispettare le regole. Il controllo non è fine a se stesso ma, spesso, il commerciante viene informato sulle nuove leggi entrate in vigore che lo riguardano. In pratica ha un aggior- namento professionale a costo zero e, nello stesso tempo, lo stimolo a fare sempre le cose in regola. Cercate di tutelare anche prodot- ti che identificano il lavoro del nostro Paese? In sintesi, cosa le- de gravemente l’immagine di un preciso prodotto italiano? Due o tre anni fa abbiamo avuto a che fare con il pane e la pizza al carbone vegetale. Questa moda alimentare malsana stava prenden- do piede anche nei punti vendita horeca. Devo dire che l’ho stronca- ta subito comunicando ai commer- cianti l’ammontare delle sanzioni a cui sarebbero andati incontro. Il problema del carbone vegetale utilizzato nella panificazione è un problema serio che mette letteral- mente a repentaglio la salute dei consumatori. Per sua natura, il carbone vegetale viene utilizzato in medicina per gli avvelenamen- Il caso Cannavacciuolo Frode in commercio Nel mirino dei N.A.S. lo scorso anno è finito anche Il Bistrot di Torino che porta il nome dello chef Antonino Cannavacciuolo. Il locale del noto chef stellato è stato sanzionato per diverse irregolarità: sui menù mancava l’indicazione degli alimenti congelati e le materie prime consegnate in cucina non erano tracciate. Una multa di 1.500 euro, una denuncia a piede libero per la moglie, Cinzia Primatesta, e una per il direttore della sala Giu- seppe Savoia. A prendere le parti dello chef è arrivata Fipe (Federazione Italiana Pubblici Esercizi). “Mettere alla pubblica berlina un professionista per un supposto asterisco mancante è davvero un po’ troppo; farlo nel periodo natalizio appare anche strumentale - ha detto il vicepresidente Giancarlo Deidda - I controlli e le sanzioni ai ristoratori che frodano o scorretti sono sacrosante. Ma quella di Cannavacciuolo non è una scorrettezza bensì solo un equivoco formale. Bisogna evitare di trasformare un corretto sistema di norme in una gabbia rigidissima”. sce è fresco, se è opaco è di 2-3 giorni, se è scuro è pesce che è stato scongelato. Una volta accerta- to questo, in genere chiamiamo il servizio veterinario che effettua le procedure di prelievo di campioni standard, previste dalla legge, che nel mio caso hanno sempre confer- mato quanto appurato con la tecni- ca appena descritta. Altra frode è quella della bilancia non in bolla: si può falsare la pesata del 15% fa- cendo guadagnare al commerciante cifre annuali consistenti. Per fare un esempio, un alimentarista che vende
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