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94 Speciale Momenti di consumo/Aperitivo Mixer Un’indagine sullemotivazioni che spingono i clienti a consumare l’aperitivo di Roberta Parollo Perchè si fa l’aperitivo? QUANTI SONO I MOTIVI PER PRENDERSI UN APERITIVO? Quante le occasioni per ordinarlo o prepa- rarlo? È sicuramente una categoria di consumo che fa parte della nostra vita in tutto l’anno, sia che deci- diamo di ordinarlo inunbar, sia che ne prepariamo uno a casa nostra. La giovane generazionedeiMillennials (nati fra il 1985 e il 2000) è cresciuta riconoscendo all’a- peritivounadimensionedecisamentepiù confiden- ziale rispetto alla generazione precedente, che non aveva ancora sviluppato a fondo questo complesso rituale né fuori casa, né a casa. Ma quali sono i bisogni funzionali ed emo- tivi che l’aperitivo o l’apericena vanno a soddisfare? Ci interessa investigare quest’area, poiché sapendo quali sono i veri e profondi bisogni dei no- stri clienti, possiamo adattare quello che offriamo e comunichiamo, in modo che la loro esperienza di consumo nel nostro bar sia più soddisfacente e memorabile di quella che possono trovare altrove. Proviamo a riflettere su questo argomento senza pensare alle mascherine e al distanziamen- to sociale. Ragioniamo con in mano il bicchiere mezzo pieno. L’EVOLUZIONE DELL’APERITIVO In Italia, fin da epoche remote, c’è sempre stato l’aperitivo spezza fame della domenica a pran- zo, dopo la messa, al bar della piazza, o quel drink semplice che si faceva prima di cena, con protago- nista il Crodino oCamparinonella bellissima botti- glietta a cono rovesciato, disegnata da un visionario Fortunato Depero, già nel 1932. Ma per vedere il rituale dell’aperitivo pren- dere il sopravventonelle regioni del norddobbiamo aspettare ancora qualche decennio, e ancora qual- che anno per sentire parlare propriamente di ape- ritivo anche nel centro e nel sud, e ancora qualche anno per sentire la parola ‘apericena’, cioè vedere l’aperitivo trasformato in una quasi-cena, molto in- formale, a base di stuzzichini e drinks.