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30 Pubblico esercizio / Mercato Mixer Parola d’ordine: sostenibile! Gli italiani stanno mostrando una netta propensione per gli acquisti sostenibili e stanno facendo scelte più rispettose dell’ambiente in molti ambiti della propria vita. Una tendenza che non si può ignorare neppure nel Fuori Casa di Elena Consonni A ll’italiano piace (e tanto) il termine sosteni- bilità e lo cerca in tanti ambiti della sua vita: nella spesa, nella scelta dei servizi, nella mo- bilità ecc. È quanto emerge dall’ultimo rapporto Co- op: per il 40%degli interpellati l’impegno ambien- tale sarà uno dei valori più importanti per i pros- simi tre/cinque anni. La questione climatica sta a cuore ai nostri concittadini: l’82%degli intervistati ritiene che le azioni quotidiane dei singoli possa- no fare la differenza e il 79% è preoccupato per il riscaldamento globale (la percentuale media nel mondo è il 77%). Al momento, però, solo il 43%ha abitudini sostenibili e il 52%adotta con regolarità comporta- menti di acquisti coerenti conquesta impostazione, ma sembra che nel futuro miglioreremo. Nell’arco di tre/cinque anni, il 29%di persone inpiù preferirà prodotti ottenuti con metodi sostenibili, il 28% in più sceglierà fonti di energia green , il 23% in più ri- durrà l’uso di mezzi diesel o benzina e il 21% in più acquisterà prodotti con pack sostenibili. Entrando nello specifico dei consumi ali- mentari, le caratteristiche che rendono un alimen- to sostenibile sono, per il 33% degli intervistati, il metodo di produzione (rispettoso dell’ambiente, con marchio biologico, senza additivi o antibioti- ci), il packaging scelto (materiali sostenibili, senza plastica, senza eccesso di imballaggio), per il 21% l’origine e la filiera (filiera controllata, produzione locale, italianità), per il 9% la responsabilità etica e sociale (rispetto dei diritti dei lavoratori, prezzo equo che garantisce la filiera) e per il 4%altri aspetti come il giusto rapporto qualità/prezzo e gli effetti benefici sulla salute. SOSTENIBILITÀ IN HORECA Questi atteggiamenti non valgono solo per le scelte di acquisto al supermercato, ma possono essere rapportate anche almondodel fuori casa, do- ve è possibile operare per ridurre il proprio impatto ambientale. Ci sono vari esempi: scegliere fornitori che adottinonelle loro scelte di produzione o confe- zionamento strategie per ridurre il proprio impatto ambientale, optare quando possibile per l’uso di materieprime locali e/obiologiche, creare deimenù scegliendo ingredienti a minor impatto, investire per ridurre i consumi energetici e via discorrendo. Il problema è che spesso per un operatore sceglierequesti comportamenti virtuosi e apprezza- ti dal consumatore costa e solo il 46% degli italiani dichiara di essere disponibile a spendere almeno

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